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Cancellare notizie da Google è un procedimento automatico per gli assolti?

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Una delle più importanti novità di questo 2023 è stata l’introduzione della Riforma Cartabia (d. lgs. 150/2022) che, tra i tanti temi trattati, ha cambiato in maniera radicale il diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini. Nel dettaglio, è stata introdotta la novità per tutti i cittadini che sono stati oggetto di sentenze di proscioglimento, non luogo a procedere o archiviazione di richiedere la preclusione dell’indicizzazione o la disposizione della deindicizzazione, sul web, di tutti i dati personali che sono stati pubblicati o riportati nelle varie sentenze. Ma sarà un procedimento automatico? Scopriamolo insieme.

Come è intervenuta la Riforma Cartabia in merito al diritto all’oblio

Grazie a quanto approvato dalla Riforma Cartabia è quindi stato garantito, in modo effettivo, il diritto all’oblio degli imputati o indagati rappresentando, inoltre, un principio di civiltà giuridica. Infatti, antecedentemente alla Riforma Cartabia, la strada che portava alla rimozione contenuti obsoleti Google non era per niente facile.

Utilizzando i vari motori di ricerca accade molto spesso che un individuo, nonostante sia stato riabilitato per legge o abbia scontato la sua condanna, subisca preclusioni sociali che derivano proprio dalle notizie del suo passato presente in rete, ed è proprio per modificare questo concetto che è intervenuta la Riforma Cartabia.

Cancellare notizie da Google è un procedimento automatico per gli assolti?

In passato, antecedentemente alla nuova riforma Cartabia, una volta ottenuta una sentenza di archiviazione o assoluzione non significava ottenere, per i cittadini, automaticamente la deindicizzazione delle proprie informazioni personali dai motori di ricerca o la cancellazione dell’informazione dai siti web che l’avevano pubblicata.

Per poter richiedere la rimozione di contenuti personali da una notizia sui motori di ricerca, l’interessato doveva compilare dei moduli che ancora oggi sono reperibili tramite i vari provider, come quello di Google con cui è possibile richiedere la rimozione di dati personali o di URL collegati a notizie.

Grazie all’emendamento di cui all’art. 13 bis del DDL A.C. nr. 2435, vige il principio della presunzione di innocenza, che è stato introdotto dalla direttiva UE 16/343 e che va anche a stabilire il divieto di presentare l’imputato come colpevole in pubblico.

Per cancellare le notizie di cronaca dalle ricerche Google del proprio nome bisognerà contattare la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento, che avrà il compito di apporre e sottoscrivere l’annotazione prevista. Le richieste per cancellare notizie da Google inviate dagli utenti potranno essere sia di preclusione alla indicizzazione che di ottenimento della deindicizzazione.

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