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Cancellare notizie dalle ricerche Google, la guida informatica

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Photo by Nathana Rebouças

L’articolo 17 del GDPR regola il cosiddetto diritto all’oblio. Quest’ultimo è il diritto dei cittadini di chiedere la rimozione dei propri dati personali ai titolari che li stanno trattando per cancellare notizie dalle ricerche Google. In questo caso, anche i motori di ricerca sono ritenuti i titolari al trattamento.

Pertanto, hanno l’obbligo di non trattare determinati dati sensibili e di cancellare i dati personali degli utenti qualora sia previsto dal Regolamento Europeo e senza ingiustificato ritardo. Ma come togliere notizie da internet? Vediamo la guida informatica per farlo!

Cancellare notizie dalle ricerche Google: i requisiti

Come abbiamo anticipato, il Regolamento europeo, disciplina il diritto all’oblio, andando a riconoscere la possibilità, da parte di ogni cittadino, di ottenere la rimozione dei suoi dati da internet. Ma quando sussiste l’obbligo di cancellazione delle proprie informazioni personali? Tale obbligo sussiste in determinati casi, tra cui quando:

Le limitazioni del diritto all’oblio

Ma il diritto all’oblio, in alcuni casi, può anche essere limitato. Tale limitazione è presente quando:

Cancellare notizie dalle ricerche Google: la guida informatica

In Italia sono previsti tre diversi modi per richiedere il diritto all’oblio. Il primo metodo consiste nel presentare una richiesta al soggetto che ha diffuso le informazioni. Sicuramente è la procedura più veloce, in quanto cancellare informazioni da Internet avverrà entro un mese. A seguito dell’avvenuta cancellazione, la persona che ha rimosso i dati dal web è tenuta ad informare il soggetto interessato.

Il secondo metodo per richiedere il diritto all’oblio è di presentare un reclamo al Garante Privacy. Farlo è completamente gratuito e l’istanza può essere presentata sia dal cittadino interessato, che dal proprio legale tramite il conferimento dell’incarico. Per presentare un reclamo al Garante Privacy va compilato un modulo e, una volta inviato, sarà l’Autorità a decidere sull’ammissibilità dello stesso.

In caso di esito positivo della richiesta, lo stesso Garante Privacy dovrà emettere un provvedimento correttivo, con il quale verrà disposta la rimozione della notizia o dell’informazione oggetto del reclamo. L’ultimo metodo per richiedere il diritto all’oblio può avvenire tramite ricorso all’autorità giudiziaria. In questo caso, sarà necessario presentare ricorso tramite l’ausilio del proprio legale.

Una volta presentato il ricorso sarà l’autorità giudiziaria di competenza a decidere, in base anche alle regole procedurali disciplinate dal rito del lavoro (quindi, si svolge un procedimento in tribunale). Attraverso l’esito della sentenza, verrà stabilito il giudizio, con il quale può essere disposta sia la cancellazione della notizia, sia un risarcimento economico per il tipo di danno subito. La sentenza emessa con il ricorso all’autorità giudiziaria non può essere, in nessun caso, impugnata.

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