Tutti al giorno d’oggi sentono la necessità di far rispettare il diritto all’oblio, chi per motivi d’onore, chi per professione e chi, semplicemente, per riservatezza.
Tra gli altri, merita un discorso particolare il diritto all’oblio in relazione ai dati sanitari. In quanto in tal caso vi sono in gioco informazioni particolarmente sensibili.
Il diritto all’oblio per “i guariti dal cancro”
Alcune associazioni dedicate ai soggetti malati di cancro, come Artium e Ania, hanno evidenziato la necessità di prevedere una norma che possa tutelare il diritto all’oblio per quei soggetti che siano guariti dal cancro.
Il discorso è legato alla possibilità di ottenere assicurazioni e finanziamenti. Invero, con grande difficoltà i predetti riescono a ricevere finanziamenti in quanto il loro nome resta legato alla malattia.
Non vi è possibilità di uscire dalla malattia completamente se vi è comunque una situazione socio-economica precaria legata alla malattia, seppure superata.
Questo, soprattutto per le persone con una condizione più disagiata, non fa che aumentare la disparità.
La pubblicazione di un paper
Diverse associazioni, riunite in Alleanza contro il cancro, stanno redigendo un testo che riesca ad offrire una definizione di “guarito dal cancro”, così che possa essere più agevole anche avanzare la pretesa del diritto all’oblio.
Tutto questo appare necessario per concedere una tutela piena a tali soggetti che già in passato hanno vissuto disuguaglianze.
Non di rado, infatti, è accaduto che un ex malato di cancro sia stato considerato abbastanza sano da non aver diritto alle tutele sul lavoro connesse all’handicap, ma non abbastanza sano per poter adottare un figlio.
Allora una tutela è necessaria e si auspica nel più breve termine possibile.