Cancellare notizie dalle ricerche Google, la guida informatica
23 Settembre 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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L’articolo 17 del GDPR regola il cosiddetto diritto all’oblio. Quest’ultimo è il diritto dei cittadini di chiedere la rimozione dei propri dati personali ai titolari che li stanno trattando per cancellare notizie dalle ricerche Google. In questo caso, anche i motori di ricerca sono ritenuti i titolari al trattamento.
Pertanto, hanno l’obbligo di non trattare determinati dati sensibili e di cancellare i dati personali degli utenti qualora sia previsto dal Regolamento Europeo e senza ingiustificato ritardo. Ma come togliere notizie da internet? Vediamo la guida informatica per farlo!
Cancellare notizie dalle ricerche Google: i requisiti
Come abbiamo anticipato, il Regolamento europeo, disciplina il diritto all’oblio, andando a riconoscere la possibilità, da parte di ogni cittadino, di ottenere la rimozione dei suoi dati da internet. Ma quando sussiste l’obbligo di cancellazione delle proprie informazioni personali? Tale obbligo sussiste in determinati casi, tra cui quando:
- i dati personali non sono più necessari allo scopo per le quali sono stati trattati o raccolti;
- è stato revocato il consenso su cui si basa il trattamento da parte dell’interessato;
- non si può procedere al trattamento dei dati in quanto non vi è motivo legittimo;
- i dati sono stati trattati in modo illecito.
Le limitazioni del diritto all’oblio
Ma il diritto all’oblio, in alcuni casi, può anche essere limitato. Tale limitazione è presente quando:
- viene esercitato il diritto alla libertà di espressione e d’informazione;
- si adempie ad un obbligo giuridico che richiede il trattamento previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento o per far fronte ad un compito svolto nel pubblico interesse oppure quando vengono esercitato poteri pubblici di cui è investito il titolare del trattamento;
- i motivi del trattamento dei dati rientrano nell’interesse pubblico nel settore della sanità pubblica;
- sono stati trattati dei dati a fini dell’archiviazione del pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici;
- sono utili per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria.
Cancellare notizie dalle ricerche Google: la guida informatica
In Italia sono previsti tre diversi modi per richiedere il diritto all’oblio. Il primo metodo consiste nel presentare una richiesta al soggetto che ha diffuso le informazioni. Sicuramente è la procedura più veloce, in quanto cancellare informazioni da Internet avverrà entro un mese. A seguito dell’avvenuta cancellazione, la persona che ha rimosso i dati dal web è tenuta ad informare il soggetto interessato.
Il secondo metodo per richiedere il diritto all’oblio è di presentare un reclamo al Garante Privacy. Farlo è completamente gratuito e l’istanza può essere presentata sia dal cittadino interessato, che dal proprio legale tramite il conferimento dell’incarico. Per presentare un reclamo al Garante Privacy va compilato un modulo e, una volta inviato, sarà l’Autorità a decidere sull’ammissibilità dello stesso.
In caso di esito positivo della richiesta, lo stesso Garante Privacy dovrà emettere un provvedimento correttivo, con il quale verrà disposta la rimozione della notizia o dell’informazione oggetto del reclamo. L’ultimo metodo per richiedere il diritto all’oblio può avvenire tramite ricorso all’autorità giudiziaria. In questo caso, sarà necessario presentare ricorso tramite l’ausilio del proprio legale.
Una volta presentato il ricorso sarà l’autorità giudiziaria di competenza a decidere, in base anche alle regole procedurali disciplinate dal rito del lavoro (quindi, si svolge un procedimento in tribunale). Attraverso l’esito della sentenza, verrà stabilito il giudizio, con il quale può essere disposta sia la cancellazione della notizia, sia un risarcimento economico per il tipo di danno subito. La sentenza emessa con il ricorso all’autorità giudiziaria non può essere, in nessun caso, impugnata.