Come si richiede il diritto all’oblio?
30 Marzo 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Noto anche come il diritto ad essere dimenticati, il diritto all’oblio è quel diritto che hanno i cittadini a non vedere più riportate e pubblicate nuovamente informazioni personali, dunque a rimuovere informazioni personali da Internet, soprattutto nel caso in cui si tratta di informazioni che possono danneggiare la privacy e la riservatezza.
Quando esercitare il diritto all’oblio
Il riconoscimento “ufficiale” del diritto all’oblio è stato sancito dall’Unione Europea tramite l’introduzione dell’art.17 del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali nel 2016 e che è stato successivamente recepito anche in Italia. I casi in cui è possibile avvalersi del diritto all’oblio sono diversi, tra cui:
● i dati non sono più necessari per le finalità per le quali erano stati raccolti;
● l’interessato ha revocato il consenso al trattamento;
● l’interessato si oppone all’utilizzo dei propri dati;
● il trattamento dei dati non è conforme a quanto previsto dalla legge.
In questi casi è quindi possibile chiedere la cancellazione di tutte le informazioni personali e di rimuovere informazioni personali da Google che ci riguardano. In che modo? Scopriamolo insieme.
Come si richiede il diritto all’oblio
In Italia sono previsti tre diversi modi per richiedere il diritto all’oblio. Il primo metodo è quello di presentare una richiesta al soggetto che ha diffuso le informazioni. Sicuramente è il metodo più veloce, in quanto si può ottenere la cancellazione delle informazioni entro un mese e, a seguito dell’avvenuta cancellazione, la persona che ha rimosso i dati dal web è tenuta ad informare il soggetto interessato. Il secondo metodo per richiedere il diritto all’oblio è di presentare un reclamo al Garante Privacy.
Farlo è completamente gratuito e può essere presentato sia dal cittadino interessato che dal proprio legale tramite il conferimento dell’incarico. Per presentare un reclamo al Garante Privacy va compilato un modulo e, una volta inviato, sarà l’Autorità a decidere sull’ammissibilità dello stesso. In caso di esito positivo della richiesta, lo stesso Garante Privacy dovrà emettere un provvedimento correttivo, con il quale verrà disposta la rimozione della notizia o dell’informazione oggetto del reclamo.
L’ultimo metodo per richiedere il diritto all’oblio può avvenire tramite ricorso all’autorità giudiziaria. In questo caso sarà necessario presentare ricorso tramite l’ausilio del proprio legale. Una volta presentato il ricorso sarà l’autorità giudiziaria di competenza a decidere, in base anche alle regole procedurali regolate dal rito del lavoro (quindi, si svolge un procedimento in tribunale).
Attraverso l’esito della sentenza verrà stabilito il giudizio, con il quale può essere disposta sia la cancellazione della notizia, sia un risarcimento economico per il tipo di danno subito. La sentenza emessa con il ricorso all’autorità giudiziaria non può essere, in nessun caso, impugnata.