Eliminare notizie da Google e web reputation

Uno dei fattori che può incidere maggiormente nelle relazioni tra individui, aziende ma anche nazioni è la reputazione. Viviamo in una società che ormai è connessa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per questo, bisogna saper sia gestire che curare la propria reputazione online in modo efficace. Ma che relazione c’è tra eliminare notizie da Google e web reputation? Leggete questo articolo e potrete approfondire l’argomento inerente al diritto all’oblio Google.

Cos’è la web reputation

La reputazione online, conosciuta anche come web reputation, è la reputazione di cui un individuo, un’azienda, un brand, ma anche un semplice prodotto gode sulla rete. Si costruisce su tutti i contenuti trasmessi e condivisi su internet. Pertanto, per web reputation si intende ciò che si dice di noi sul web ed assume declinazioni differenti, a seconda del soggetto interessato.

La web reputation aziendale non è altro che la reputazione di un’azienda, mentre per web reputation personale si intende la reputazione online di un singolo soggetto. È proprio sulla difesa della propria reputazione uno dei principi su cui si basa il noto diritto all’oblio. Questo è conosciuto anche come il diritto di essere “dimenticati” in merito a vicende giudiziarie del passato.  Per eliminare notizie da Google e difendere la propria web reputation, è molto importante il bilanciamento tra diritto all’oblio e diritto di cronaca.

Il bilanciamento tra diritto all’oblio e diritto di cronaca

La Commissione di Giustizia ha stabilito un nuovo emendamento (Riforma Cartabia), che ha decretato la cancellazione, da Google e tutti gli altri motori di ricerca, di tutte le notizie riguardanti procedimenti penali a carico di persone che sono poi risultate innocenti e, pertanto, assolte. Dal momento in cui non è possibile agire direttamente sulla modifica dei testi sul web, saranno gli stessi motori di ricerca a dover deindicizzare le notizie dai siti.

In questo modo, sarà possibile tutelare la privacy di tutti i soggetti chiamati in causa. Fino ad ora, la persona interessata poteva fare richiesta di deindicizzazione Google, ma questa non sempre veniva accolta dai motori di ricerca. Questo diniego causava una serie di reclami e ricorsi davvero interminabili. Da oggi, però, non sarà più un’opzione. Tutto dovrà essere automatizzato, dopo la sentenza di assoluzione da parte del giudice incaricato di occuparsi della vicenda.

Diritto di cronaca e riforma Cartabia

Secondo la Cassazione, il diritto all’oblio può essere considerato una consegna naturale di una corretta applicazione dei principi del diritto di cronaca giornalistica. Pertanto, se non deve essere diffusa una notizia che non è più di pubblico interesse, allo stesso tempo, non deve essere visibile una vecchia notizia, qualora non corrisponda più ad un’esigenza informativa della generalità dei lettori.

Inoltre, essa può essere lesiva dell’onore e della reputazione del cittadino che si è reso protagonista in negativo della vicenda stessa. Si può quindi stabilire che il diritto all’oblio prevale sul diritto di cronaca nel caso in cui la notizia non sia più attuale e la sua permanenza in rete non fa altro che causare un danno all’onore ed alla reputazione dell’interessato.